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Glass Buildings

pájaros enjaulados

La comedia tiene lugar dentro de un apartamento durante el encierro pandémico. No puede salir de su casa excepto por razones de absoluta necesidad.

 

Los protagonistas son Emma, una free lance (experta en marketing social) y Gerry, un desempleado que vive de los expedientes y apasionado por la pintura.  

Es más alegre, dinámica, inquieta, impulsiva, caprichosa. Es más tradicional, mentalmente "viejo", indiferente, mentalmente apático.

 

Emma, probada por el encierro obligado, oscila entre ilusiones (de cambiar de vida) y desilusiones. Se casó con un hombre que no hizo carrera,  desempleados. Y también se ve obligada a guardarlo en casa.

Es muy ambiciosa, de hecho ha elegido, como nuevo socio, a un empresario que debe darle ese nivel de vida que su marido -sin dinero- le niega. Al mismo tiempo, sin embargo, tiene miedo de apuntar demasiado alto.  
 

Gerry, a diferencia de Emma, tiene los pies en la tierra. Metódico, apático, limitado, incluso aburrido en sus sermones. Vuela demasiado bajo. No tiene ambiciones. Vive por el día. Se ve anticuado en comparación con ella. Ve con sospecha lo que no puede tocar con la mano.  

Considere Internet y las redes sociales como una pérdida de tiempo, de hecho, como una especie de droga. 

Presentazioni del libro presso le biblioteche di Menaggio e Dongo e Tremezzina (Como), Macherio e Bresso.

Incipit del romanzo Il figlio smarrito di Paolo AvanziArtist Name
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INCIPIT del romanzo

 

Fin da piccolo sono cresciuto con la cantilena del "Non preoccuparti, tutto andrà bene..." che voleva essere un mantra, una formula per scacciare gli spiriti cattivi. E' servita a qualcosa? Una volta forse... Da un po’ di tempo ha perso la sua efficacia anche come placebo. 

Tutto non va sempre bene, spesso va male, e se va male può andare anche peggio. Come un'onda nera che, da un corpo gettato nell'acqua, si propaga inesorabilmente insidiando tutto e tutti.

E quando questo corpo è umano il confine tra realtà e metafora svanisce. Ti metti a guardare in profondità per indovinare dove quel corpo può essere finito, e il tuo sguardo continua a vagare in superficie perlustrando ogni minima rifrazione di luce, ogni altalenante spostamento d'acqua, inutilmente, tanto lo sai che non ne verrai a capo. Dovevi pensarci prima. Prima che quel corpo cadesse giù. Ma come facevi a prevederlo?

Eppoi ti dici che non è giusto che sia capitato proprio a te, che non te lo meritavi, che tu sei buono e bravo. Ma questo non basta a farti sentire con la coscienza a posto. Perché se succede qualcosa a qualcuno che è parte di te, tu hai le tue responsabilità. Puoi essere stato il genitore più bravo del mondo, ma se tuo figlio compie qualche sciocchezza non puoi tirarti fuori. Fosse solo per rispondere a chi ti chiede come è potuto succedere. Già, come è potuto succedere? 

Con Claudio ho sempre avuto un rapporto difficile. Io non capivo lui, lui non capiva me. Non ci siamo neppure sforzati più di tanto per andarci incontro. Apatia, antipatia, noia, impegni vari… 

Non era il figlio che io avrei voluto, tanto meno mia moglie, diciamo così. 

C’era da mettere in conto che avrebbe potuto nascere con problemi anche gravi, deforme, decerebrato, handicappato (sebbene ciò sembrasse una remota eventualità). Ma così... chiuso, insofferente, indolente... Da chi avrà preso? Da me sicuramente no, e nemmeno da Veronica. Sempre così attivi, intraprendenti noi. A meno che il nostro DNA non contenga elementi “negativi” di cui non siamo consapevoli... finché non li vediamo nei nostri discendenti.

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